BIM per l’illuminazione


BIM per il settore dell’illuminazione: scarica la libreria BIM dei prodotti Luxi

Il BIM, acronimo di Building Information Modeling, consente ai progettisti di generare un modello di un edificio, nuovo o ristrutturato, in grado di gestire l’intero ciclo di vita dei materiali e dei prodotti utilizzati e comprendere tutte le proprietà intrinseche della struttura stessa: geometrie, dati tecnici e meccanici, dati elettrici, specifiche dei materiali, valutazioni finanziarie, energetiche ed ambientali.

Al fine di supportare i progettisti durante tutto il processo di pianificazione, la divisione illuminotecnica di Luxi Illuminazione ha sviluppato le librerie BIM per molti dei suoi prodotti.

I modelli BIM sviluppati offrono un’integrazione perfetta degli apparecchi di illuminazione di Luxi nei progetti in modo facile e senza costi.


BIM FAQ: Domande Frequenti

Quali sono i benefici dell’utilizzo della metodologia BIM per il settore dell’illuminazione?

Con la modellazione BIM, gli utenti possono eseguire analisi energetiche e prendere decisioni più informate sugli apparecchi di illuminazione.

BIM offre anche un modo per visualizzare un’intera rappresentazione 3D e sezioni del modello.

Fornisce un coordinamento in tempo reale per assistere nella progettazione dell’illuminazione e i progettisti possono accedere agli strumenti di rendering necessari per completare la visualizzazione del modello e le valutazioni energetiche in modo rapido e semplice.

Per dare alle aziende ciò che desiderano, il BIM consente ai professionisti dell’illuminazione di valutare attentamente dove e quanti proiettori saranno posizionati durante la fase di progettazione preliminare.

A mano a mano che si decidono più specifiche, ulteriori informazioni possono essere aggiunte al modello, come i valori di illuminazione degli interruttori della luce, i sensori di luce diurna e i sensori di presenza, così come eventuali luci aggiuntive incassate, sospese o montate sulla superficie.

Quali sono i vantaggi di utilizzare un approccio BIM nella progettazione di un edificio?

1. Produttività potenziata: risparmia tempo e denaro, meno rilavorazioni, meno errori.

Il processo di progettazione è più veloce ed è più facile comunicare i progetti tra i team. Il vantaggio dell’approccio basato sul BIM consente di creare il modello intelligente una sola volta e tutti possono continuare a utilizzare i dati all’interno del modello durante l’intero processo. Se un elemento cambia, l’intero progetto si adatta dinamicamente alle modifiche.

2. Collaborazione migliorata: aggiornamenti in tempo reale, visualizzazione di ciò che il cliente otterrà.

L’approccio basato sul BIM consente ai team di progetto di collaborare in tempo reale, aggiornarsi in corso e inviare avvisi quando si verificano cambiamenti. Ciò aiuta a risolvere le esigenze del subappaltatore durante la pianificazione, prima ancora della costruzione, evitando le difficoltà sul campo.

Diversi subappaltatori possono creare e valutare più alternative e presentarle visivamente ai responsabili delle decisioni di progetto, così da prendere decisioni più intelligenti nella fase iniziale e ridurre la probabilità di errori.

Quali programmi utilizzare per creare progetti in metodologia BIM?

La metodologia BIM è utilizzata da progettisti e lighting designer attraverso programmi specifici su licenza.

Il software oggi più diffuso è Revit di Autodesk. Progettato per ingegneri, architetti, progettisti, appaltatori e architetti del paesaggio, è una piattaforma per Windows solida che offre un approccio basato su modelli intelligenti per la pianificazione, la progettazione e la costruzione di infrastrutture ed edifici.

Revit consente di creare progetti complessi che possono essere poi  esportati nel formato aperto IFC (Industry Foundation Class), con estensione .ifc per agevolare l’interoperabilità tra le diverse discipline architettoniche, costruttive e impiantistiche. I file IFC sono classificati come file di immagine intelligenti 3D, che contengono oltre ad altre informazioni tecniche varie codifiche attribuite agli oggetti e al manufatto, e sono compatibili con tutti i software che usano la tecnologia BIM.

Le librerie BIM Luxi sono dunque disponibili in formato .rfa (Revit) e su richiesta sono disponibili le viste 3D in formato .dwg (Autocad), .dxf, .fbx per garantirne l’utilizzo e la facile importazione a tutti gli studi di progettazione.


IL BIM E’ IL FUTURO

La normativa in Italia per l’adozione della modellazione informativa (BIM) nelle opere pubbliche

Poichè i processi di costruzione stanno diventando sempre più complessi e variegati dal punto di vista degli attori e dei sistemi coinvolti, una modellazione come quella proposta dal BIM diventerà via via più diffusa.

In Europa inoltre il Parlamento Europeo ha emanato già nel 2014 una direttiva (Direttiva 2014/24/EU) dove esprime in modo chiaro l’indicazione di introdurre il Building Information Modeling all’interno delle procedure di Procurement degli Stati Membri.

Il BIM diventerà presto il processo standard per tutti gli edifici pubblici dal momento che la direttiva prevede che tutti gli stati membri incoraggino l’utilizzo del BIM nei rispettivi paesi per i progetti finanziati con fondi pubblici nell’Unione Europea a partire dal 2016.

L’Italia, il 1 dicembre 2017, ha stabilito con un Decreto del Ministero dei Trasporti (Decreto 560 del 01/12/2017) le modalità e i tempi di progressiva introduzione dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture definendo anche i tempi di introduzione obbligatoria di tali metodi, a decorrere dal 1° gennaio 2019.

Art. 6 – Tempi di introduzione obbligatoria dei metodi e strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture
1. Le stazioni appaltanti richiedono, in via obbligatoria, l’uso dei metodi e degli strumenti elettronici di cui all’articolo 23, comma 1, lettera h), del codice dei contratti pubblici secondo la seguente tempistica:
a) per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 100 milioni di euro, a decorrere dal 1° gennaio 2019;
b) per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 50 milioni di a decorrere dal 1° gennaio 2020;
c) per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 15 milioni di euro a decorrere dal 1° gennaio 2021;
d) per le opere di importo a base di gara pari o superiore alla soglia di cui all’articolo 35 del codice dei contratti pubblici, a decorrere dal 1° gennaio 2022;
e) per le opere di importo a base di gara pari o superiore a 1 milione di euro, a decorrere dal 1° gennaio 2023;
f) per le nuove opere di importo a base di gara inferiore a 1 milione di euro, a decorrere dal 1° gennaio 2025.